Il mio stile


Musicalmente sono cresciuto negli anni ’80.

Le mie influenze iniziano dal primo rock’n’roll (Little Richard, Chuck Berry, Elvis) abbracciano la sfida stupenda tra The Beatles e i Beach Boys, attraversano il country e il country rock (Eagles, Nitty Gritty Dirt Band), si soffermano a lungo sulla West Coast e il cantautorato americano (Jackson Browne, Warren Zevon, James Taylor) e atterrano sul rock di Bob Seger e Bruce Springsteen.

Chitarristicamente (e non solo chitarristicamente) svettano Ry Cooder; poi Lenny Breau; Jerry Reed; John Martyn; Leo Kottke; Michael Hedges.

Music bio

La passione per la musica è cominciata al liceo ed è sfociata immediatamente nella band folk/rock i White Whales, che si esibiva a feste studentesche, eventi e concerti vari.

Dopo qualche anno, da solo o in duo, ho partecipato all’attivissima scena musicale dei Navigli milanesi, in particolare grazie a una serata fissa all’Osteria del Nuoto. Il repertorio verteva sempre sui generi folk, country, blues, cantautori americani.

Successivamente ho militato in diverse formazioni (The Scraps, i2, Sunset Strip Café) per un genere più rock, folk/rock, west coast.

Ho voluto poi perfezionare la mia tecnica, in particolare quella fingerstyle. Sotto la guida del maestro Val Bonetti, mi sono diplomato presso il Centro Studi Fingerstyle, vincendon anche il concorso per miglior pezzo originale nel 2019.

Nel 2022, con gli Stick to the plan!, ci siamo qualificati per la finale del concorso Cover me, dedicato a cover di Springsteen, classificandoci al sesto posto.

Attualmente milito nei The Rockin’ Bears. Obiettivo: divertirci e far divertire, se vi capita di venirci a sentire, penso non vi deluderemo.

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